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Giornalino della Casetta Rossa Febbraio

14 febbraio “San Valentino”

“Se parli mi piaci,
se taci mi piaci,
se pari di baci,
baciami e taci”
Silvia
Strudel di mele

Ѐ un dolce tipico del trentino, ma buono dappertutto

1) mettere 80g di uvetta in ammollo in acqua tiepida
2) sbucciare 800g di mele e tagliare a fettine
3) mescolare in una ciotola le mele con 80g di zucchero, uvetta, 80g di pangrattato, 50g di pinoli, 1 cucchiaio di cannella
4) stendere la pasta sfoglia rettangolare e versare sopra il ripieno
5) chiudere la pasta sfoglia e fare qualche taglio sopra
6) spennellare la superficie con il latte e cuocere a 180° per 30 minuti
7) quando diventa tiepido spolverarlo con lo zucchero a velo

Buon appetito

Storia “i nomadi”

I nomadi nascono nel 1963 tra Reggio Emilia e Modena su iniziativa del tastierista Beppe Carletti e del cantante Augusto Daolio. Due anni dopo incontrano Francesco Guccini che collabora con loro per il brano “Dio è morto”, primo grande successo del gruppo. Nel 1966 esce il singolo “Come potete giudicar” con il quale ottengono i primi consensi del pubblico e i primi ingaggi come ospiti in diversi programmi televisivi. La loro popolarità cresce così per tutti gli anni 70, grazie a un seguito di fan fedelissimi che aumenta giorno dopo giorno, innumerevoli concerti e alcune splendide canzoni. Il 1992 si rivela un anno terribile nella storia del gruppo, il bassista e il cantante muoiono. Ferita gravemente la band prende in considerazione l’idea di sciogliersi. L’incoraggiamento dei fan si rivela ancora una volta decisivo così i nomadi decidono di proseguire.

nel 1993 fanno un viaggio in Cile e si esibiscono insieme agli Inti Illimani. L’anno successivo il gruppo si reca in viaggio a Cuba per una missione umanitaria. Nel 94 sono ricevuti dal Dalai Lama, premio Nobel per la pace, in visita in Italia. I Nomadi hanno spesso sostenuto movimenti di solidarietà da Greenpeace ad Amnesty International, da Emergency ai centri di recupero per tossicodipendenti. Nel 2013 i Nomadi festeggiano i cinquant’anni di carriera. Esce il libro “io vagabondo – 50 anni di vita con i Nomadi”. Le canzoni più famose sono: io vagabondo – un pugno di sabbia – io voglio vivere – canzone per un’amica – Dio è morto – il vecchio e il bambino – ho difeso il mio amore

Marco è il nostro nuovo coinquilino è simpatico e sorride sempre ogni tanto urla perchè lui non sa parlare e vuole farsi capire. Gli piace giocare con un gioco degli incastei e fare tanti giri in furgone.

 

 

 

Paolo invece l’anno scorso si è trasferito in casa di riposo. Era un brontolone ma era buono, gli piaceva ascoltare la musica e guarsare film vecchi. Ci manca molto!

Il triangolo di Silvia Manzoni

C’era una volta un triangolo che si chiamava Triangolo. Un giorno il triangolo passeggiava nel bosco Chiosco. Nel bosco vide degli alberi, degli scoiattoli, dei lupi e altro. Il triangolo stava attraversando il bosco perchè aveva voglia di fare una passeggiata, e gli piaceva passeggiare, non perchè doveva andare da qualche parte di preciso. Dopo il triangolo dormì nel bosco per la notte, in una capanna a forma di triangolo. Alla mattina il triangolo si alzò, fece il bidè, fece la colazione, si lavò i denti, prese le medicine, poi andò a camminare, passeggiando sempre nel bosco Chiosco che era lo stesso di ieri, perchè è vicino

 

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